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Le mura di Cagliari circondano per l'intero perimetro il quartiere storico di Castello, il più importante della città, e comprendono due torri integralmente superstiti: quella di San Pancrazio e quella dell'Elefante. Cagliari è la città più importante della Sardegna. Nel suo territorio si concentra un terzo della popolazione sarda. Fondata fra l'VIII e il VII secolo a.C. dai Fenici, ha conosciuto importanti fasi di occupazione in età punica, romana, bizantina e giudicale, diventando nel XIV secolo capitale del Regno di Sardegna. Passata dagli Aragonesi agli Spagnoli, quindi ai Piemontesi, conserva rilevanti tracce monumentali del suo passato. Fra queste sono le antiche torri e mura, che cingono Castello e dominano i quartieri storici di Villanova, di Stampace e della Marina. La città di Cagliari si era sviluppata fin dall'età fenicio-punica e romana con una serie di insediamenti lungo la linea di costa dalla zona del Fangario a capo Sant'Elia. In età bizantina l'abitato costiero era in forte regresso, a favore dell'accentramento della popolazione nel sito interno di Santa Igia, a ridosso della laguna occidentale, dove sorgevano la cattedrale di Santa Cecilia e la reggia dei giudici di Cagliari. Il colle di Castello, forse sede di un tempio in età precristiana, non era abitato. L'urbanizzazione del colle risale al 1217, quando Benedetta de Lacon-Massa, giudicessa di Cagliari, dona a Lamberto Visconti il Castrum Calaris.
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